La Crypto Art

Immagine proveniente dall'opera “Everydays — The First 5000 Days,” venduta su Beeple a 69 milioni di dollari.

Alcune settimane fa mi è giunta la notizia della vendita della celebre Gif "Nyan cat" al prezzo esorbitante di 600 mila Dollari (circa 300 Ethereum).

Mi sono chiesto il motivo per cui un "meme" accessibile a tutti debba valere così tanto. Evidentemente il motivo era meno ovvio di quanto si potesse pensare, infatti questa simpatica ed innocua Gif in realtà è un'opera d'arte.

Questa tipologia di rappresentazione viene chiamata Crypto Art (o NFT, ovvero "non fungible token") e la peculiarità che la distingue da un quadro esposto in un museo è il fatto che essa non può uscire dal computer da cui è stata acquistata. Quando pensiamo ad un'opera di un qualsiasi artista ci viene in mente sicuramente un oggetto, ma nel caso della Crypto Art, non è proprio così.

L’NFT non è altro che un "possedimento digitale" di cui solo il proprietario dispone della copia originale. Ciò avviene perché l'opera quando è creata e messa su un portale specializzato nella vendita di arte digitale viene fornita di un codice block-chain che ne garantisce l'unicità e l'autenticità. Anche la valuta con cui queste rappresentazioni vengono acquistate non è reale: occorre avere una quantità (più o meno cospicua) di Bitcoin, Ethereum o altre monete digitali per una opera di Crypto Art .

Questo mercato di opere d'arte digitali è molto instabile, in quanto è legato al valore delle valute con cui si effettuano le transazioni ed anche al numero di opere che l'artista decide di vendere. Quando un artista mette sul mercato una sola opera il prezzo di essa può essere elevato, invece se mette in vendita 30 copie della stessa rappresentazione il valore sarà più basso.

In questo momento il mercato è molto fiorente ma per quanto durerà? E' una bolla speculativa o è realmente conveniente investire in queste opere?

Al prossimo post!